Intervista a Young: da Trunk Show a Hold Back The Tears

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Rockinfreeworld
00lunedì 14 settembre 2009 11:31
“E' la prima volta che sento dire che avrei dovuto essere là”, dice Neil Young, il quale avrebbe dovuto essere a Toronto per l'International Film Festival. “Non sapevo fosse un evento già nel programma”.
E la sua agenda è già piena. Così salta il concerto che avrebbe dovuto tenere nella sua città natale, per altro gratuito. Il film suo e di Jonathan Demme, Trunk Show, invece resta programmato per oggi, 14 settembre.
Young ha trascorso questo periodo in Pennsylvania per la postproduzione del film, girato non con la classica pellicola 35mm (come Heart Of Gold) ma con cineprese digitali e l'aggiunta di una vecchissima Super 8 per alcuni fotogrammi.
In un'intervista, a proposito dell'originalissima scaletta del film (di cui abbiamo già parlato in una precedente news), Young ribadisce che “è da malati fare sempre la stessa cosa ripetutamente come una macchina” riferendosi a certe rockstar che preferiscono essere jukebox di sé stessi. “La strada è pericolosa in quel senso. Io ho tante canzoni, perciò continuo a prenderle e cercare di tirarle fuori. Nel mio ultimo tour ho fatto molte canzoni diverse […]. Non c'è una canzone che non mi piaccia. Non disprezzi i tuoi figli, non inizi a odiare i tuoi amici.”
Proprio ora sta rispolverando “Hold Back The Tears” (dimenticato brano di American Stars n' Bars). “L'ho trovata giusto l'altro giorno cercando materiale e in questo momento è la preferita tra le mie cose che ho sentito. Ma poi scomparirà e qualcos'altro verrà fuori. Forse. Probabilmente presto”.
In Trunk Show, come nel tour, c'è un pittore che dipinge mentre Young suona. Forse Young lavora in un modo simile, visto che ha fatto di tutto tra il folk dolce e l'hard rock? “Qualche volta lo faccio, nella musica. Solo ora in retrospettiva riesco a vedere dove sono stato. Come ogni cosa si congiunge all'altra. Sono sempre sorpreso dal guardarmi indietro.”
E' consapevole come i suoi fan delle fasi della sua carriera? “Non penso. Sono concentrato su quello che sto facendo e poi improvvisamente quel che faccio cambia verso qualcos'altro. Cerco di stare attento alle cose che produco e a cantare canzoni che significhino il più possibile per me ogni volta che apro bocca.
Alla domanda se vuole che le sue canzoni siano attuali, giuste per i tempi, risponde: “Be', solo per me. Voglio davvero che siano importanti per me, così quando le canto sono reali. E' semplicemente così che funziona.”
Arrivati al secondo film della ditta Young-Demme è inevitabile cominciare a pensare a un'ideale trilogia. E Young a sorpresa conclude: “Lo stiamo già facendo. Stiamo già lavorando a qualcosa, non so ancora cos'è ma lo sento.”

A proposito di “Hold Back The Tears”, il 12 settembre Young l'ha eseguita al concerto per la McLachlan Foundation. Ecco la setlist:

Solo:
1.Goin' Back
2.Powderfinger
3.Pocahontas
4.Birds

Con Ben Keith e Pegi Young:
5.Sail Away
6.Old King
7.Long May You Run (qui il video: www.youtube.com/watch?v=i8CqbHbxZkY )
8.Light A Candle
9.Human Highway
10.Hold Back The Tears (qui il video: www.youtube.com/watch?v=Ry2PlV_YlhU )


Autore: Matteo 'Painter' Barbieri

Fonti: www.4waysite.com, www.thrasherswheat.org, thestar.com/entertainment/tiff/article/693963 (intervista)
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