Intervista a Young e Lanois

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Rockinfreeworld
00lunedì 20 settembre 2010 14:20
Intervista di Greg Kot, leisureblogs.chicagotribune.com/turn_it_up/2010/09/neil-young-on-playing-his-le-noise-guitar-it-sounded-like-...

Neil Young stava per fare un disco acustico quando ha contattato il suo amico Daniel Lanois, all'inizio di quest'anno, per fare qualche registrazione a casa del produttore, una magione del XX secolo sul Silver Lake in California. Quando hanno finito, ne è uscito qualcosa che superava le aspettative di entrambi. Young parla di un nuovo genere musicale per descrivere l'album Le Noise (Reprise), in uscita il 28 settembre.
"Folk-metal", dice ridendo. "C'è questo sound della chitarra che era elettrizzante per noi. C'è la particolarità dell'esecuzione con la sola chitarra, ma attorno a essa c'è un sound heavy-metal."
Se Le Noise ha un precedente nel catalogo di Young, questo è l'esperimento chitarristico che ha portato a Arc, la parte strumentale associata all'album live Weld del 1991.
"Quello era solamente del rumore con cui ci divertivamo", dice Young. "Qui invece ci sono canzoni costruite su dei giri. Dan adorava quei riff, che gli hanno permesso di tirar fuori il sound."
Lanois, che ha lavorato con disparati artisti, dagli U2 a Bob Dylan, da Willie Nelson a Peter Gabriel, non aveva mai registrato con Young. Stava lavorando da anni a un nuovo approccio per costruire un sound in studio insieme all'ingegnere Mark Howard, quando Young lo ha chiamato. Il cantante era ispirato dal modo in cui Lanois registrava e contemporaneamente filmava le session nel suo studio casalingo, creando un look e un sound distintivo che fondeva insieme la tecnologia più moderna e l'esecuzione organica della musica.
Infatti, il video che accompagna l'album Le Noise è sorprendente - giochi di ombre in bianconero che documentano le registrazioni in diretta e le accrescono grazie a evocative luci.
Ma il cuore dell'album è il suo straordinario sound: un'intimità cinematografica evocata solamente da voce e chitarra. Lanois ha preparato una bella sorpresa a Young, quando lui è entrato nello studio la prima volta. Il produttore ha messo in mano al cantante una chitarra acustica che suonava come una piccola orchestra: le due corde più basse producevano grandi suoni bassi, un pickup che ricreava il suono della voce umana e la replicava facendola echeggiare attraverso la canzone, e un amplificatore tremolo.
"Aveva un sound a quattro dimensioni da una chitarra acustica, e ho pensato che potesse ispirarlo a suonare in un certo modo", dice Lanois. "Avevamo la chiarezza della chitarra con un un ricco fondale, un sound senza fronzoli. Abbiamo iniziato con questo sound su quella chitarra e abbiamo registrato due pezzi. Poi, alla fine della prima session, siamo passati all'elettrica con la canzone "Hitchhiker". E le cose hanno iniziato a diventare interessanti."
La chitarra elettrica con il corpo cavo è stata inserita in due amplificatori, uno per il suono pulito e uno per l'effetto tremolo. Lanois ne ha visto il grandioso potenziale: "Abbiamo coperto tutto lo spettro sonoro da una parte all'altra con la chitarra. C'era questo suono tagliente, un rasoio, e questi bellissimi bassi insieme a dolci melodie."
Young, che non è di molte parole nelle interviste, è stato travolto dal sound della chitarra che Lanois riusciva a catturare: "Suonava come Dio".
Il cantautore è arrivato alle session con alcune canzoni e poi ne ha scritte alcune altre durante la visita alla casa di Lanois, e ogni session di registrazione cadeva in concomitanza con la luna piena.
"Neil ha detto che lavora bene quando c'è la luna piena," dice Lanois, "quindi io chi sono per dire di no?"
Siano state le chitarre o l'allineamento dei pianeti, Le Noise è uno dei migliori album di Young. Il suo mix di violenza e meditatività costituisce uno sfondo affascinante per le sue riflessioni sui temi che lo ossessionano da sempre: il far durare l'amore oltre l'iniziale romanticismo, la corruzione del mondo, la sua personale ricerca verso redenzione e comprensione. Su "Hitchhiker" fa la cronaca della sua vita attraverso episodi di esagerazione nelle droghe, e finisce con l'esser grato di essere ancora con una compagna che lo ama.
La mortalità emerge nel corso delle canzoni. Negli ultimi nove mesi, due dei più vicini collaboratori di Young sono deceduti: il film-maker Larry "L.A." Johnson e il produttore Ben Keith. La morte di Keith ha lasciato un vuoto nella band con cui Young va in tour, un vuoto che lui pensa di non poter mai più colmare.
"Non potrò mai più fare, con una band, circa il 70% del mio repertorio", dice Young. "Non ha senso cercare di rifare quello che è già stato grande. Non ci si ricava niente. Non faccio così. Sono grato di aver conosciuto Ben e di aver suonato con lui per 40 anni. È stato uno dei miei migliori amici e mi manca terribilmente. Non mi vedo suonare quelle canzoni con una band, in futuro. Posso suonarle da solo, ma non più con una band. Proprio non potrei riuscirci. Non conosco nessuno che possa fare quello che faceva lui. Per una parte della mia vita si è chiusa la porta, e si è aperto allo stesso tempo un enorme spazio per essere creativo in futuro."
Le Noise è, per molti versi, il primo passo verso quel futuro, un album diverso da tutto ciò che l'artista, a 64 anni, abbia mai fatto.
"Era cominciato come un album semplice e acustico," dice Lanois, "ed è diventato tutt'altra cosa, un lavoro favoloso."



Traduzione: Matteo 'Painter' Barbieri
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