Archivi sì, Archivi no… E’ l’argomento dell’anno per gli younghiani. Sui forum online si leggono elogi e critiche, pregi e difetti, opinioni personali e controversie di ogni genere.
Ufficialmente però la stampa non se n’è occupata molto. Due articoli generici di Repubblica e L’Unità, risalenti ai giorni dell’uscita, si possono leggere qui:
ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/02/il-vecchio-rocker-apre-suoi-arch...
cerca.unita.it/data/PDF0114/PDF0114/text32/fork/ref/091677d8.HTM?key=neil+young&first=1&o...
Più interessante è invece un’intervista a Neil Young del Los Angeles Time, dove il rocker spiega il perché degli Archivi e la sua posizione nei confronti del mercato musicale odierno: dichiara che “la Apple ha trasformato la musica in carta da parati”. Il blueray è quindi la sua risposta al consumismo discografico.
L’intervista originale si può leggere qui:
latimesblogs.latimes.com/music_blog/2009/05/meet-the-new-digital-pioneer-neil-yo...
La traduzione italiana è stata postata nel blog:
beatblog.leonardo.it/blog/neil_young_il_nuovo_pioniere_digital... (che contiene molte altre recensioni su Archives).
Dopo che i recensori hanno trascorso il mese ad ascoltare i cd e navigare i bluray, nelle riviste specializzate finalmente è possibile trovare qualche articolo.
Innanzitutto il mitico Buscadero che, ovviamente, gli dedica anche la copertina nel numero di luglio:
www.buscadero.com/
Poi l’articolo di Stefano Frollano su Jam di luglio/agosto (ma un’anticipazione molto ricca era apparsa già mesi fa):
www.jamonline.it/pages/articolo.aspx?item_id=1262
Anche chi si occupa di tecnologia non ha potuto fare a meno di notare l’innovazione che i bluray di
Archives ha rappresentato: da segnalare un articolo (con qualche inesattezza discografica però) sulla rivista AF Digitale.
Venendo al sito ufficiale di Neil Young, in occasione dell’uscita è stata inaugurata una nuova sezione dedicata unicamente ad
Archives:
www.neilyoungarchives.com/
Qui, oltre al link per l’acquisto online e un demo che illustra la struttura dei dischi, si rimanda a una pagina dove chiunque sia in possesso di materiale storico ha la possibilità di farlo pervenire al team di Young perché venga integrato nell’opera. Inoltre è stato inaugurato un nuovo “notiziario web”, sulla scia del NY Times, chiamato Archives Post Informer:
www.neilyoungarchives.com/post/post-informer.html (al momento ancora fermo al #1) che a sua volta rimanda a una rassegna stampa delle recensioni americane.
La traduzione italiana del Post è rintracciabile sul blog già citato:
beatblog.leonardo.it/blog/nya_post_informer_1_2.html
Nonostante queste voci un po’ in sordina, almeno dalle nostre parti, non si può dire che gli Archivi non si siano fatti notare in tutto il mondo dato che, a quanto trapela dalle fonti web, il box dei blueray è rapidamente esaurito (e chi lo ha ordinato dal sito ufficiale dopo pochi giorni dall’uscita dovrà aspettare la fine dell’estate per riceverlo), e quello dei cd è già raro da rintracciare. E questi dati sono la miglior risposta a qualunque controversia.
fonti:
www.thrasherswheat.org/ più quelle citate nel testo
autore: Matteo 'Painter' Barbieri