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Impressioni pre-concerto dal Ryman Auditorium

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2005 01:31
19/08/2005 00:44

Direttamente dalla RustList eccovi le prime impessioni dal pre-concerto di Neil al Ryman Auditorium di Nashville. Mentre sul palco lo staff si dava da fare per approntare tutto per il concerto, un membro della Rust List (JD), è riuscito ad entrare. Dal suo racconto apprendiamo che per circa un ora alcuni addetti della regia hanno mimato in playback tutto Praire Wind in modo da provare ogni inquadratura. Jonathan Demme ha dato istruzioni canzone per canzone su come dovevano posizionarsi i cinque cameraman sul palco e sotto. Tra un brano e l'altro c'erano circa quindici minuti di pausa e in questo è stato abbastanza difficile carpire tutti le sfumature del disco. Il primo brano è caratterizzato da un andamento bluesy che vagamente ricorda Greendale ed inoltre presenta un paio di interessanti assoli di chitarra acustica che riportano alla mente alcui passaggi acustici di Freedom. Il secondo brano ascoltato ha qualcosa in comune dal punto di vista vocale con Mr. Disappointemnt e un ottimo controcanto nel refrain 'Falling, falling off the edge of the earth'. Il terzo brano invece è vicino a Stringman con la sezione di fiati in bella evidenza e diversi richiami ai dischi precedenti - sopratutto quando menzion "where buffalos used to
roam, trans Canada highway". Il quarto brano, Only a Dream, è guidata da una ottima sezione di archi molto vicina quella di Four Strong Winds e sembra un brano di Greendale prodotto meglio. La title track Prairie Wind, presenta un ottimo testo (Try to remember what my daddy
said. Praire wind blowing through my head (hair?)), in cui si parla di quando Neil tornò a Cypress River e alla vecchia fattoria.

Il palco è stato allestito in modo che ricordi la copertina del disco. Dopo la terza canzone è stata cambiata la scenografia.

In sintesi:
1. Il disco è una sorta di Greendale 2 più che un Harvest per 3/4 o 5. Infatti i brani sono più o meno legati da temi simili. Per chi ha amato Greendale o per chi lo avrebbe fatto senza una produzione scarna questo sarà il disco preferito.

2. E' un disco molto riflessivo e melanconico. Ci sono rimandi musicali e lirici a diversi momenti della carriera di Neil.

3. Il suono è sicuramente influenzato dalle sue radici e dal passato.

4. Demme si è impegnato moltissimo nella fase di preparazione con grande meticolosità ha curato ogni particolare.

Credits: Andrea Aiolfi
Traduzione e adattamento: Salvatore Esposito

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